PREPARAZIONE MOTORE TESTRASTRETTA
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La camera di combustione del Testastretta ha una pulizia di forma esemplare. Osservata ad occhio nudo presenta già di serie un elevato grado di finitura
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La superficie lucida riflette la radiazione termica infrarossa. Gli spigoli presenti nella camera di combustione sono arrotondati per evitare punti caldi che possano innescare l’autoaccensione
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Ad un maggior ingrandimento, la testa rivela una marcata rugosità che aumenta la superficie di scambio termico fra i gas incandescenti di combustione e la testa stessa
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Un piccolo passo verso il motore adiabatico: grazie alla termoriflettenza ed alla minor superficie esposta al calore, i gas di combustione mantengono una temperatura più elevata e quindi maggior energia, esercitando una maggior pressione sul pistone. Anche il motore si scalda meno con evidente guadagno di funzionalità e longevità
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Dettaglio della sede della valvola di aspirazione nel motore di serie
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La sede è riprofilata per migliorare l’efflusso
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Condotto di aspirazione prima della lavorazione, in alto a sinistra è ben visibile anche un gradino tra collettore e testa. Nel lungo percorso dei gas dalla presa d’aria dinamica sul cupolino all’estremità del silenziatore, sono molte le perdite che si evidenziano ad una osservazione critica
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Forma e diametri sono ottimali per cui non vengono modificati. Per fini fluidodinamici il profilo viene raccordato e addolcito ove necessario, ma soprattutto viene dato un particolare grado di ruvidità alle pareti che varia nei diversi settori del condotto
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Vista di tre quarti dello stesso condotto
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Si vedono le forme ammorbidite
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Condotto di scarico originale
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Oltre alla riprofilatura per esigenze fluidodinamiche, il condotto di scarico viene lucidato per ridurre al minimo lo scambio termico tra i gas roventi e la testa
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Anche le valvole vengono riprofilate. Qui si vedono a confronto quelle di scarico prima e dopo lavorazione. Anche il gambo è accuratamente lucidato per ridurre l’attrito ed aumentare considerevolmente la vita delle guide valvola
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Queste sono le valvole di aspirazione, con finitura ruvida, nel loro alloggiamento. La superficie delle valvole che si affaccia alla camera di combustione è invece lucidata a specchio
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Il pistone è piatto con incavi per le valvole, presenta di serie un leggero rialzo centrale piatto per aumentare la compressione senza sporcare il disegno della camera di combustione
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Dopo la modifica il pistone risulta leggermente concavo, con fondo piatto e rialzi in corrispondenza delle aree di squish, perde 4 grammi e la superficie bagnata si riduce dell’1,3%. In questo modo si ottiene una camera di combustione a lente biconvessa, più efficiente nell’utilizzare l’energia di combustione e più favorevole alle turbolenze che migliorano la combustione stessa
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Note per il grafico a fianco
I valori rilevati si intendono all’albero a moto ferma, senza alimentazione dinamica. Le curve in verde sono relative al 998 S originale (141 cv / 10.000 giri e 10,3 Kgm / 8.000 giri) In giallo la preparazione con rapporto di compressione 12,5:1 (165 cv / 10.000 giri e 12,1 Kgm / 8.000 giri) In rosso con rapporto di compressione di 13,5:1 (169 cv / 10.000 giri e 12,6 Kgm / 8.000 giri) |
Queste prestazioni sono state ottenute grazie all’impianto di scarico, al sistema di alimentazione acustico/dinamico dell’air box maggiorato, ai lavori eseguiti sui gruppi termici ed intervenendo sulle mappe dell’alimentazione e dell’anticipo. Il basamento del motore non è stato aperto. Alberi a cammes e corpi farfallati sono di serie, infatti il regime di potenza e coppia massime è rimasto invariato. Pur andando più forte, i consumi diminuiscono mediamente del 15%, con punte di oltre il 20% in condizioni di utilizzo "stradale", dove il motore mostra un'usura del tutto insignificante degli organi vitali anche dopo molte decine di migliaia di chilometri
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